“Mangia con il pane” – La scelta Partigiana del Comandante Paolo nelle Langhe – libro

Fortunatamente sono molte le pubblicazioni che sotto forma biografica parlano di Resistenza.
Molte, come sono molte e diversificate le motivazioni che hanno portato, soprattutto giovani, a compiere “la scelta” della lotta armata al fascismo e all’occupazione tedesca.

“Mangia con il pane” scritto da Oscar Farinetti e curato da Fabio Bailo, dedicato al padre, il Comandante Paolo, con grande semplicità trasmette non solo i racconti legati all’epopea partigiana, fra cui episodi che hanno fatto la storia dell’esperienza partigiana, come i 23 giorni della Repubblica Partigiana di Alba, ma soprattutto offre uno spaccato di vita contadina.

Se nelle città industriali, la Resistenza diventa anche scontro sociale, le zone agricole non sono da meno, e leggendo il libro di Oscar Farinetti, si comprende come la maturazione alla causa antifascista e resistenziale provenga da lontano, da sofferenza e da desiderio di emancipazione. L’influenza di intellettuali come Leonardo Cocito e Pietro Chiodi, sono il completamento degli elementi che porteranno alla “scelta”.

La storia del Comandante Paolo, con la sua XXI brigata Matteotti “Fratelli Ambrogio” resta pertanto una ineccepibile esperienza di guerra partigiana legata al proprio territorio. Anche la scelta di aderire inizialmente alle Brigate monarchiche comandate da “Mauri” è una scelta pragmatica, nell’intento di potersi muovere nel contesto di un movimento più ampio, anche se sempre più autonomo, all’interno delle brigate autonome. Il passaggio alle Brigate Matteotti, di ispirazione socialista, è una scelta motivata soprattutto sotto l’aspetto organizzativo, ma anche sicuramente più coerente dal punto di vista ideologico.

Chiudo con quella che Oscar Farinetti considera l’eredità di coloro che, come suo padre, salirono in collina: i Valori.


“…i valori principali che mi ha trasmesso nel corso della sua vita. Questa è la sua vera eredità. Credo così profondamente in questi insegnamenti da essere sicuro che mi tireranno sempre fuori dai guai. Valgono molto più delle cose materiali, che si possono perdere, per incapacità o sfortuna. Ma i valori, no. I valori rimangono e con essi la forza di ricostituire sempre ciò che si è perduto.

Sono consigli semplici, alcuni molto originali. Mio padre me li ha ripetuti spesso nel corso degli anni. Sempre con la stessa energia, come se fosse la prima volta.

Non affezionarti alle cose, affezionati alle persone….
Ricordati sempre che siamo imperfetti. Devi imparare a gestire l’imperfezione….
Ricordati sempre che i dubbi sono meglio delle certezze
Non mollare mai, molleranno prima gli altri

Devi essere capace di individuare le priorità
Quando negozi, devi essere grande nelle piccole cose e piccolo nelle grandi
Impara a mettere insieme valori positivi che ai più appaiono contrastanti
Sappi riconoscere il confine tra il difficile e l’impossibile
Se non ti invidiano e non ti criticano, forse hai sbagliato qualcosa


Ecco, queste sono le nove regole di vita che mi ha trasmesso mio padre. Ma avrei potuto riassumerle in una sola: «Mangia con il pane».”

MANGIA CON IL PANE- Storia di mio padre, il comandante Paolo – di Oscar Farinetti a cura di Fabio Bailo – Mondadori

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