Settembre, andiamo. È tempo di migrare – di L. Viari

Genova, riflessione di un appuntamento elettorale dalle delimitazioni incerte

.

Con poche parole nel primo capoverso della poesia di D’Annunzio vengono messi in moto concetti che esprimono cambiamenti e movimento. Personalmente penso sia il mese in cui necessita, a Genova, che partiti e movimenti politici fissino quello che sarà il percorso verso le elezioni amministrative attraverso le candidature.


Questo concetto ovviamente vale per tutti gli schieramenti.


Sarò il solito malfidato ma la giurata e spergiurata ricandidatura di Bucci la vedo assai traballante e per niente scontata. Forse lo stesso Bucci potrebbe essere insoddisfatto delle “regole” che condizionano (fortunatamente) un decisionismo che mal si sposa col confronto e rispetto delle regole del dibattito democratico.
E se questo può non essere il problema principale per Bucci, sicuramente lo è per la maggioranza che lo sostiene che dimostra pochezza programmatica e grande arroganza nel cercare ad ogni occasione di marcare un territorio degenerando nella gestione del quotidiano lasciando la città in sempre peggiori condizioni di vivibilità e nei servizi resi sul territorio.


Lo stesso Bucci potrebbe essere interessato a non imbarcarsi in una ulteriore polemica che lo vedrebbe coinvolto sia come rinnovato commissario al ponte e contemporaneamente candidato come sindaco.
Un conflitto di interessi dai contorni molto discutibili.


In questo contesto potrebbe non essere secondaria l’aspettativa di un altro protagonista del centro destra, Giovanni Toti, che in regione ha imposto la propria leadership forte del consenso raccolto dal suo movimento, relegando a comprimari ma senza protagonismo Lega e Fd’I.
Toti potrebbe portare come candidata a sindaco Ilaria Cavo, accordandosi con Bucci per il ruolo di commissario che porterebbe in dote quel che resta di “Vince Genova” e costringerebbe gli altri soggetti della maggioranza ad abbozzare, pena l’esclusione da qualsiasi ruolo nell’ipotetica prossima maggioranza.


Nell’ipotesi della Candidatura Cavo, Il centro sinistra/sinistra e M5S dovrebbero trovare immediatamente una candidatura che non dovrà essere solo per replicare, ma dovrà avere un alto profilo sia in chiave politica, sia amministrativa, e non necessariamente donna per spirito di emulazione.


Forse potrebbe essere il momento per il ritorno ad una seria iniziativa politica con al centro un’idea di città condivisa che guardi a quelle periferie che sono state carne da macello in questi ultimi anni con una notevole compressione dei servizi al territorio.
Su una cosa non ho dubbi: non potrà esserci uno stillicidio sulla ricerca del candidato/a come fu nella ricerca della candidatura in regione, e non potranno esserci personalismi che avranno il solo merito di delegittimare uno schieramento che sicuramente parte in salita.

Loris

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *