Pappagalli Verdi – Gino Strada

il 2 febbraio 2010 scrivevo questa recensione al libro di Gino Strada. Era stata una lettura che aveva generato forti emozioni. Il racconto della “realtà” diventa pertanto la sollecitazione a respingere l’indifferenza e a diventare “partigiani” di una cosa che è a priori contro la guerra. Il messaggio che Gino Strada ci ha passato è di metterci in gioco per sostenere la partigianeria contro le guerre.
Loris

…Succede che leggendo un libro o guardando un film, a un certo punto, gli occhi si inumidiscano colti da commozione per l’emozione che riesce a trasmettere il libro o il film in quel preciso momento.
Non nascondo che gli occhi mi si sono inumiditi diverse volte leggendo “Pappagalli Verdi” di Gino Strada, scritto verso la fine degli anni 90. Non era commozione la mia, ma, autentica rabbia e manifesta impotenza rispetto ai drammi che venivano raccontati con la semplicità di chi li aveva vissuti realmente senza bisogno di aggiunte superflue o lezzi letterari.

Ad ogni latitudine e in ogni continente la guerra raccoglie i suoi tragici frutti, e più la povertà dei posti è evidente e più il raccolto è ricco di atrocità e vittime innocenti.
Cito solo due cose del libro: “I più prestigiosi istituti di ricerca del mondo concordano nell’affermare che nei conflitti odierni, dalla metà del secolo in poi più del 90 per cento delle vittime di guerra sono civili.” ….”Allora ho incominciato a capire le analisi del Peace Research Insitute di Oslo. Raccogliendo i dati su oltre quattromila pazienti che abbiamo operato a Kabul, ne ho avuto la conferma: il novantatrè per cento erano civili, il trentaquattro per cento bambini sotto i quattordici anni”
Non voglio aggiungere altro auspicando che chi non lo avesse ancora letto possa essere sollecitato da questo mio post all’acquisto e alla lettura, ricordando, che i diritti d’autore del libro vanno interamente a Emergency.
Grazie Gino!

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